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Una cena per amatrice, oltre 400 amatriciane servite!

Grande successo per l’iniziativa benefica pensata dal professor Mario Pezzotti. A servire i piatti anche Verza e Sartor . Circa 5000 euro il ricavato che verrà destinato alla Scuola Elementare di Amatrice.

Una serata da tutto esaurito nel ristorante universitario San Francesco. L’iniziativa “Una cena per Amatrice” infatti ha riscosso un grandissimo successo in termini di pubblico e donazioni, per la soddisfazione degli organizzatori. Nata da un’idea di Mario Pezzotti, delegato alla ricerca dell’Università di Verona, in collaborazione con i padroni di casa dell’Esu di Verona e Markas, la società che ne gestisce il servizio ristorativo, la cena aveva l’obiettivo di raccogliere fondi per le popolazioni colpite dal recente sisma. Grazie ad una prenotazione al prezzo simbolico di 5 euro per gli studenti e di 15 euro per i non studenti, gli avventori avevano la possibilità di cenare con un menù a base di bucatini all’Amatriciana e porchetta, accompagnati da un’ottimo bicchiere di vino. Entrambi i piatti sono stati realizzati con le materie prime provenienti dalle zone terremotate: un totale di 165 kg di derrate alimentari fatte arrivare e finanziate direttamente da ESU. Al vino ci hanno pensato Le Famiglie dell’Amarone d’Arte rappresentate nella serata da Tiziano Castagnedi della Tenuta Sant’Antonio. I famosi bucatini sono stati generosamente offerti dall’azienda SamaFrutta di Pescantina. Un’ulteriore “sorpresa” è arrivata proprio all’ora di cena: al loro arrivo infatti, gli oltre 350 ospiti hanno trovato il direttore dell’Esu Gabriele Verza, il rettore dell’Università Nicola Sartor ed il prof. Mario Pezzotti che, supportati da alcuni amministrativi e dipendenti dell’Università, impiattavano e servivano le prelibatezze del menù. Il passaparola tramite i social network ha contribuito in gran parte alla diffusione dell’evento ed al grande successo della serata. L’intero ricavato, circa 5000 euro derivanti dalla cena, a cui vanno aggiunti gli stipendi della serata che i dipendenti di Markas hanno deciso di offrire alla causa, verrà totalmente versato al Comune di Amatrice sul conto corrente del progetto “Adotta un’opera”. Nello specifico gli organizzatori hanno deciso di destinare la donazione alla Scuola Elementare di Amatrice.

“Pensare ad Amatrice rasa al suolo dal sisma – spiega il professor Pezzotti – mi riempie di tristezza, pensare che i posti dove trascorrevo le vacanze durante l’infanzia, in meno di un attimo sono spariti è una sensazione che non auguro a nessuno. Non potevo, da reatino migrato a Verona, non pensare ad una iniziativa di beneficenza chiedendo aiuto a tutti i colleghi dell’Università di Verona, dell’ESU e agli studenti che fin da subito mi hanno fatto capire che non ero solo. Cucinare una pasta all’amatriciana con ingredienti e ricetta originali è un segno di vicinanza per quei luoghi martoriati e anche, perché no, un’occasione per diffondere sapori e profumi di una ricetta raramente realizzata secondo la vera scuola amatriciana”.

 

Una proposta che Esu Verona ha immediatamente deciso di sostenere:

“Il ristorante dell’ESU questa sera è diventato un piccolo pezzo di Amatrice. Siamo felicissimi di essere riusciti a coinvolgere tutte le fasce dell’Università, dagli studenti al personale amministrativo, passando per i docenti. L’iniziativa a riscosso un grande successo tanto che a malincuore abbiamo dovuto respingere alcune richieste di prenotazione perché veramente tutti i posti disponibili sono esauriti in pochissimo tempo”.

“il riscontro ottenuto questa sera mi riempie di orgoglio e soddisfazione – gli fa eco il rettore Nicola Sartor – vedere così tanti studenti e colleghi che hanno risposto presente fin da subito mi fa molto piacere. Il fatto che per una sera sia il rettore a servire da mangiare è assolutamente normale e anzi, rafforza il senso di appartenenza alla comunità accademica. Infine voglio rivolgere un sentito ringraziamento al prof. Mario Pezzotti, l’artefice principale di questa serata”.

“Si tratta di un’iniziativa che rende grande l’Università di Verona – spiega Tiziano Castagnedi, rappresentante delle Famiglie dell’Amarone d’Arte – che per una sera ha messo da parte la didattica ed ha lanciato un grande messaggio di solidarietà. Da parte delle Famiglie dell’Amarone posso dire abbiamo partecipato con grande entusiasmo all’iniziativa. Il vino rappresenta il complemento ideale per la cena, ma in questo caso è soprattutto simbolo di amicizia e di solidarietà con la quale vogliamo esprimere la nostra vicinanza alle popolazioni colpite dal terremoto”.

A garantire la realizzazione della serata ci ha pensato Markas, l’azienda con sede a Bolzano che già cura il servizio universitario di ristorazione e che ha messo a disposizione le strutture e il personale di cucina. Il direttore di Produzione Food di Markas, Armin Boschetto, afferma: “Desidero ringraziare l’Ateneo scaligero ed Esu Verona per averci coinvolti in questa bellissima iniziativa alla quale Markas è felice di poter prendere parte. La nostra azienda, che da oltre 30 anni è al servizio della collettività nel campo della ristorazione, è sempre lieta di poter collaborare con i propri clienti alla realizzazione di eventi di questo tipo. Un sentito grazie va ai nostri collaboratori che hanno voluto e promosso per primi, con entusiasmo, questo momento di solidarietà e che hanno deciso di devolvere lo stipendio di questa serata alla raccolta fondi per Amatrice”.

 

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